Conosci questi ATTIVATORI della SALUTE e come stimolarli?

“Forse anche tu sai che sulla tua pelle esiste una mappa di punti invisibili che, attraverso la loro giusta stimolazione, può innescare meccanismi di guarigione portentosi nell’organismo…

la Mappa della Salute è disegnata sulla tua pelle e un Terapista TBT sa come attivarla”

Per effettuare una seduta di Touch Balance Technique non serve conoscere tutti gli episodi traumatici o le malattie vissute da un paziente.

TBT è privo di controindicazioni, bastano poche e mirate informazioni per sapere come meglio agire su una persona nel totale rispetto della sua salute.

Le tipologie di trattamento con TBT si dividono in due categorie principali:

  • Trattamento di problemi acuti, locali (un punto preciso del corpo) e recenti
  • Trattamento di problemi cronici, complessi (più punti dolenti del corpo) e di lunga data

In entrambe le categorie si agisce sempre sui “cinque attivatori della salute”: i Punti Shu (vedi l’immagine all’inizio dell’articolo).

I Punti Shu sono situati sulla schiena e riflettono lo stato degli organi interni e dei rispettivi meridiani.

La loro stimolazione durante un trattamento TBT permette di migliorare il riequilibrio energetico dell’organismo del paziente.

La colonna vertebrale, insieme alla tua schiena, è lo specchio del tuo orientamento verso l’universo.

Una schiena tonica e rilassata, con la colonna vertebrale ben allineata, permette di essere in sintonia con la forza di gravità e di muoverti agilmente e in armonia.

Una colonna vertebrale e una schiena curvata sotto il peso della vita, obbligano a provare fatica durante ogni sforzo e cosa che fai.

La tua schiena rispecchia ciò che hai dietro, ciò che non vedi e ciò che hai lasciato “dietro le spalle”: il passato, l’inconscio, l’invisibile, l’ignoto e le tue paure.

La tua schiena ti protegge e in questa zona, nel corso dell’esistenza, si accumulano le conseguenze di tutti gli stress, tensioni e traumi che hai subito.

I Punti Shu sono quindi lo specchio del tuo vissuto, i tuoi punti di forza e delle tue fragilità; essi sono anche i punti d’ingresso dell’energia vitale, durante lo sviluppo embrionale, che condensandosi da forma ai singoli organi e li alimenta per tutta la vita.

Un Terapista TBT stimola sempre i Punti Shu durante un trattamento in modo da amplificare i processi di riparazione/rinforzo degli organi e dei tessuti connessi a ogni punto.

I Punti Shu possono essere usati anche per una valutazione energetica degli organi associati dato che un punto dolorante segnala un organo energeticamente sotto stress sul quale è utile intervenire.

I Punti Shu sono semplici da localizzare in quanto si trovano su una linea retta a lato della colonna vertebrale lungo il Meridiano della Vescica Urinaria a circa due dita dalla linea centrale della schiena.

A livello energetico, la stimolazione lungo il Meridiano della Vescica Urinaria ha una forte azione sulle funzioni ed equilibrio del sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico che regolano tutte le funzioni primarie dell’organismo).

Le nostre condizioni di vita tendono a sovraccaricare il sistema nervoso causando dolore e tensione alla colonna vertebrale; stimolando i Punti Shu/meridiano della vescica, i disagi vengono alleviati inducendo un rilassamento totale.

La stimolazione dei Punti Shu ha un effetto importante anche sulla psiche in quanto uno squilibrio del meridiano della vescica può causare sintomi psicologici come:

  • paura costante
  • mancanza di capacità decisionale
  • indebolimento del carattere

Se lo squilibrio del meridiano della vescica diventa cronico si possono avere problematiche come:

  • forte gelosia
  • sospetto
  • rancore

Gli effetti positivi della stimolazione dei Punti Shu vengono moltiplicati dall’utilizzo di entrambe le mani del Terapista TBT durante la seduta: una mano lavora sul punti e l’altra muove la pelle del paziente in direzioni specifiche utili per velocizzare e amplificare i benefici del trattamento.

“La potenza di una tecnica non si definisce dalla forza impiegata nell’eseguirla, ma dalla semplicità del gesto indolore in relazione al risultato terapeutico”

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