Che fatica massaggiare! TBT e un po’ di strategia possono rivoluzionare il tuo Lavoro!

massaggio

Quando incontro persone che detestano il contatto fisico, proprio non riesco a capirle.

Fosse per me, ogni giorno mi farei coccolare per delle ore con massaggi di tutti i tipi: li trovo fantastici e rigeneranti.

Da ventenne, durante gli studi di ISEF/Scienze Motorie, spesso mi sono divertita a improvvisarmi massaggiatrice con amici e familiari solo per l’ebbrezza di riuscire a donare benessere agli altri.

Altruismo? Naaaaaa!! Nessuno fa nulla per niente.

Il mio tornaconto era la soddisfazione di riuscire a dare quel sollievo che ti fa guardare in modo differente dagli altri, come se possedessi della “magia” nelle mani.

Scoprire la mappatura del benessere sul corpo di una persona è sempre stato il mio “sogno”.

Fare qualche massaggio ogni tanto mi divertiva ma non avevo nessuna intenzione di diventare una massaggiatrice professionista.

Sai perché?

La fatica fisica e i dolori muscolari/articolari legati a un po’ di monotonia.

Se fai massaggi nel tuo studio e ne fai anche tanti ogni giorno, hai tutta la mia stima.

Vero che ci sono delle tecniche insegnate per posizionare il proprio corpo in un modo specifico per diminuire le tensioni  e i carichi sulle proprie articolazioni mentre si massaggia ma… devi comunque stare in piedi delle ore a “sfregare”!

Non che fare sedute di osteopatia sia una passeggiata in relax ma ti garantisco che è differente.

Quando ho appreso la tecnica osteopatica che ho riadattato e chiamato Touch Balance Technique (TBT), ciò che mi ha affascinata non è stata solo l’estrema efficacia ottenuta agendo “semplicemente” sulla pelle dei miei pazienti ma anche il notevole risparmio energetico del mio organismo durante il trattamento.

Fra il lavoro, lo sport e le vicissitudini emotive (che tutti viviamo), i dolori vengono spesso a farmi visita e dato che sono una libera professionista e se vado in vacanza o in malattia nessuno mi paga, negli ultimi anni sto molto attenta a quello che faccio per evitare assenze lavorative o di essere meno efficace sui miei pazienti a causa dei dolori che potrebbero limitare i miei movimenti.

Abbiamo questa pessima abitudine di sacrificarci dando priorità a mille cose prima che a noi stessi.

Non ci rendiamo conto che se non siamo noi i primi ad essere carichi di energie e vitalità, col tempo, daremo sempre meno anche ai nostri pazienti e, specialmente, ai nostri familiari.

Servono strategie!

Ottimizzare i tempi, ottimizzare il tipo di lavoro e movimenti che svolgi, ottimizzare il tipo di strumenti e tecniche che utilizzi, ecc.

Ottimizzare!!

Non riesci ad avere il tempo libero sufficiente per ricaricarti?

Allora devi agire su tutto quello che fai e quello che apprendi (corsi di formazione) nella tua vita per trovare il modo di ricaricarti mentre stai lavorando o almeno risparmiare energie.

A esempio spingere più trattamenti che siano efficaci, meno impegnativi e più remunerativi rispetto ad altri (come, per le estetiste, diminuire le cerette dato che richiedono tanto tempo con pochi ricavi, ecc).

Come ti ho già spiegato in un articolo precedente, più sei generico e fai di tutto nel tuo studio/centro estetico e più sarà difficile fidelizzare clientela che venga da te perché sei il migliore in un qualcosa che gli altri concorrenti fanno approssimativamente.

Io per prima ho girato non so quante estetiste per farmi fare la ceretta.

Per un servizio generico come questo spesso si tende ad andare nel posto che costa di meno, che estirpi i peli decentemente e che sia il più vicino possibile a casa.

Dal 1998 al 2002, mentre studiavo, ho gestito un’agenzia di viaggi con una mia amica e, anche se eravamo gentili, servizievoli e simpatiche, alla fine la nostra attività non aveva da offrire nulla di più rispetto alle altre agenzie già affermate da anni sul territorio.

L’agenzia si chiamava “Angoli di Mondo” e infatti da ogni angolo del paese arrivavano clienti avvoltoi che cercavano di spillarci sconti e preventivi per poi acquistare da un’altra parte per anche solo 10 euro in meno.

Questa clientela è inutile, fa perdere tempo e non si può fidelizzare a meno che non si facciano regali e sconti da suicidio.

Eravamo sfortunate o vittime del sistema perché arrivate dopo altri ad aprire un’agenzia di viaggi?

No, semplicemente non abbiamo saputo lavorare con strategia e la giusta preparazione.

Essere delle professioniste è diverso dall’essere delle imprenditrici, ci vogliono conoscenze differenti.

Se vuoi evitare o uscire totalmente da questo vortice di disgrazia fatto di clienti sanguisughe, DIFFERENZIATI e SPECIALIZZATI.

“TBT può essere l’ennesimo corso di formazione oppure la tecnica che può rivoluzionare la tua attività,

è come la si utilizza che fa la DIFFERENZA”

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